1) Che cos’è l’ascorbato di potassio?
L’ascorbato di potassio è un sale derivato dall’acido ascorbico (vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua dei due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.
2) Perché questi due componenti sono così importanti?
L’acido ascorbico, che deve essere giornalmente assunto dal nostro organismo con la dieta alimentare, è un importante antiossidante ed è indispensabile per la sintesi biologicamente attiva del collagene e dei tessuti connettivi. Inoltre aumenta l’assorbimento del ferro, contribuisce all’accrescimento delle ossa, migliora la resistenza alle infezioni e potenzia il sistema immunitario. La sua carenza provoca lo scorbuto. Il potassio è un regolatore importantissimo per il metabolismo cellulare. È un cofattore, cioè un elemento che permette il corretto funzionamento di enzimi e proteine intracellulari.
3) Perché si utilizza l’ascorbato di potassio?
Perché questo sale evidenzia una straordinaria azione contro le patologie degenerative e la sua assunzione regolare, anche a livello preventivo, permette un potenziamento delle difese immunitarie.
4) Si possono fare dosaggi “fai da te” a livello di prevenzione, conoscendo i principi di funzionamento di questo composto?
No, è sempre meglio ricorrere alla consulenza medica da parte della Fondazione o del proprio medico di base (se è a conoscenza dei protocolli utilizzati) perché i dosaggi sono legati sia all’anamnesi remota della persona (cioè alle informazioni relative alla storia sanitaria della persona e dei propri familiari) che alla valutazione di particolari parametri clinici (emocromo ed elettroliti).
5) Come funziona l’ascorbato di potassio?
Agisce per ripristinare (o mantenere) la corretta concentrazione di potassio intracellulare, con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un’inversione di tendenza nella degenerazione stessa (se presente), perché l’acido ascorbico rappresenta il mezzo di trasporto per il potassio dentro la cellula, ed il composto evidenzia un meccanismo protettivo per le proprie caratteristiche altamente antiossidanti.
6) Si possono utilizzare altri “integratori” di potassio?
In linea di principio si possono utilizzare solo se non ci sono alterazioni alle strutture proteiche ed enzimatiche intracellulari che legano il potassio, altrimenti non hanno alcuna efficacia perché non consentono l’assorbimento di potassio nel citoplasma (cioè all’interno) della cellula.
7) L’acido ascorbico può essere dannoso per la salute?
La letteratura scientifica recente riporta la possibilità che l’assunzione di acido ascorbico ad alti dosaggi (oltre 10 grammi al giorno e per lunghi periodi di tempo) possa presentare rischi per la salute. Nel caso dell’ascorbato di potassio questa possibilità è assolutamente priva di fondamento perché il dosaggio impiegato nell’attacco alla degenerazione cellulare è estremamente modesto (mediamente inferiore a 0.5 grammi al giorno) ed è comunque entro la Dose Giornaliera Raccomandata. L’acido ascorbico eventualmente consigliato nei protocolli per via endovenosa a sostegno dell’ascorbato di potassio dipende fortemente dallo stato di salute della persona.
8) Il potassio può essere dannoso per la salute?
Il potassio non rappresenta alcun rischio ai dosaggi indicati dai protocolli, in quanto si passa da un’assunzione giornaliera media “terapeutica” inferiore a 400 mg ad una assunzione “preventiva” media settimanale inferiore a 400 mg.
9) L’ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
No, l’ascorbato di potassio può essere assunto a tempo indeterminato, naturalmente sotto regolare verifica dei parametri clinici da parte della Fondazione o del proprio medico di base. C’è soltanto da tenere presente che, agendo come equilibratore anche a livello ormonale, l’ascorbato di potassio aumenta le caratteristiche di fertilità nella donna.
10) L’ascorbato di potassio ha effetto sulla pressione?
L’ascorbato di potassio tende a regolarizzare la pressione, ma il consiglio, per chi soffre di pressione alta, è quella di controllarla regolarmente almeno nei primi tempi di utilizzo del composto.
11) Si può utilizzare l’ascorbato di potassio in presenza di diabete?
Sì, a patto di controllare regolarmente glucosio ed insulina (se assunta) con regolarità, almeno all’inizio. Non si escludono sorprese in positivo!
12) Per quanto si deve proseguire l’assunzione di ascorbato di potassio?
Si consiglia di assumere l’ascorbato di potassio a tempo indeterminato, perché l’acido ascorbico ha una “vita fisiologica” di alcune ore e poi viene espulso dall’organismo attraverso le urine. È quindi necessario assumere regolarmente il composto per evitare situazioni di rischio per l’organismo. Questo fatto è particolarmente importante per chi ha patologie degenerative in atto.
13) A cosa servono i farmaci indicati nei protocolli?
I farmaci presenti nei protocolli hanno lo scopo di favorire l’assorbimento dell’ascorbato di potassio e di potenziarne l’azione soprattutto nei primi periodi.
14) La vitamina B12 favorisce la rapida proliferazione delle cellule degenerate?
No; ci sono molti lavori in letteratura che consigliano l’impiego della vitamina B12 anche come antitumorale abbinato all’acido ascorbico. Inoltre la vitamina B12 ha due caratteristiche peculiari nella sua struttura che ne consigliano l’impiego insieme con l’ascorbato di potassio:
• la presenza di gruppi NH ed NH2 a cui si lega il potassio,
• la presenza del ribosio (acido nucleico importantissimo), che ha una struttura molto simile a quella dell’acido ascorbico ed anch’essa capace di legare il potassio e di potenziare quindi l’effetto dell’ascorbato di potassio.
15) Come deve essere preparato l’ascorbato di potassio?
L’acido ascorbico ed il bicarbonato di potassio in forma cristallizzata purissima (cfr. domanda 1) sono estremamente instabili, altamente igroscopici (temono l’umidità) e l’acido ascorbico è estremamente fotosensibili (si altera per effetto della luce solare visibile ed anche degli UV). Devono quindi essere preparati in bustine sigillate e predosate, sotto vuoto ed in assenza di umidità ambientale.
16) Come deve essere l’involucro delle bustine?
Deve essere in alluminio, polietilene e carta per proteggere i componenti dall’umidità ambientale e dalla luce solare.
17) L’ascorbato di potassio può essere preparato in capsule invece che in bustine?
Consigliamo di evitare accuratamente la preparazione in capsule del prodotto, pur mantenendo i due componenti separati, perché queste (se di gelatina animale) non garantiscono la corretta conservazione del prodotto (lasciano filtrare l’umidità) ed inoltre c’è il rischio della presenza di eccipienti (tipo il lattosio) per motivi di stabilità e di riempimento della capsula che tolgono purezza ai componenti e rendono il prodotto poco efficace. Una possibile verifica sta nella difficoltà di solubilità e nell’assenza di effervescenza in soluzione.
18) Possono essere acquistati i due componenti separatamente in recipienti di vetro scuro od in confezioni sigillate e dosati poi giornalmente per conto proprio?
L’acquisto di confezioni sigillate od di recipienti di vetro di acido ascorbico e di bicarbonato di potassio è altamente sconsigliata perché l’apertura della confezione o del recipiente consente l’immissione di umidità ambientale e luce solare. La prova sta nel progressivo ingiallimento dei componenti (nel giro di pochissimi giorni o addirittura di poche ore, a seconda dell’esposizione) e nella formazione di addensamenti (in modo analogo ma estremamente più rapido di quanto avviene nello zucchero e nel sale da cucina).
19) Come si assume l’ascorbato di potassio?
Si sciolgono a freddo i due componenti in 20 cc di acqua senza utilizzare cucchiaini metallici per miscelare il composto; è consigliato l’uso di palettine in plastica o legno oppure il semplice movimento della mano per smuovere l’acqua nel bicchiere. Quando si scioglie in acqua deve mussare (effervescenza).
20) L’ascorbato di potassio può essere confrontato con gli studi del Prof. Judah Folkman che ha scoperto l’azione antiangiogenetica di angiostatina ed endostatina?
Si, l’ascorbato di potassio sembra evidenziare un’azione antiangiogenetica ed è quindi perfettamente in linea anche con gli studi del Prof. Folkman del Children’s Hospital Medical Centre di Boston.
21) L’ascorbato di potassio può essere considerato una terapia alternativa?
No, la consideriamo una metodica di base perché agisce sui meccanismi bio-chimico-fisici di base del funzionamento cellulare e può essere applicata, con le dovute precauzioni ed accorgimenti, anche con i protocolli standard ospedalieri sia in relazione alla chemioterapia che alla radioterapia. I protocolli con ascorbato di potassio possono favorevolmente essere utilizzati anche in preparazione agli interventi chirurgici (sempre in presenza di patologie degenerative).
22) Perché l’ascorbato di potassio non è conosciuto “ufficialmente”?
Perché spesso mancano le basi scientifiche agli interlocutori per comprendere il meccanismo d’azione dell’ascorbato di potassio (i testi di studio più aggiornati non riportano più le informazioni su cui sono basati i lavori del Dott. Pantellini) e questo genera degli equivoci e delle valutazioni spesso superficiali. Per esempio, si tende a confondere l’ascorbato di potassio con la vitamina C e quindi con i lavori scientifici sviluppati da Pauling, Cameron e Wilson negli Stati Uniti con risultati a volte contraddittori (anche per l’elevato dosaggio di acido ascorbico utilizzato). Si tende anche ad inquadrare la metodica con ascorbato di potassio nel “mare magno” delle terapie alternative (cfr. domanda precedente), innescando spesso negli interlocutori “ufficiali” meccanismi difensivi di chiusura a qualsiasi confronto.
D’altra parte, parecchi medici e ricercatori, non solo in Italia ma anche in altre parti d’Europa e del Mondo, sono a conoscenza degli studi del Dott. Pantellini ed hanno toccato con mano gli effetti dell’ascorbato di potassio, ma per difficoltà e l’ostracismo di colleghi e di strutture di ricerca, tutto questo è rimasto spesso sotto silenzio o, nella migliore delle ipotesi, è rimasto confinato in un passa-parola fra ricercatori e malati. Inoltre c’è l’idea, molto poco scientifica in realtà, che di fronte ad un problema così importante la soluzione debba essere ricercata chissà dove (enzimi o strutture genetiche particolari, sostanze super complesse prodotte con sintesi chimica nei laboratori, ecc.), perché la soluzione “non può essere quella di un po’ di bicarbonato e di succo di limone”, anche perché l’Ascorbato di Potassio costa veramente poco mentre le risorse economiche impiegate nella ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di miliardi .
Spesso la visione troppo specifica (gli oncogeni e le proteine coinvolte nelle ricerche diventano ogni giorno sempre più numerosi) fa perdere completamente la visione d’insieme del problema, con difficoltà di inquadrare una via percorribile.
23) L’ascorbato di potassio può essere somministrato ai bambini?
Sì, tanto a livello preventivo che in presenza di patologie degenerative. I dosaggi dipendono dall’età e dalla particolare situazione sanitaria, ed è quindi consigliato una consulenza medica.
24) Da quale età è possibile iniziare l’assunzione di ascorbato di potassio a livello preventivo?
A livello preventivo, l’ascorbato di potassio può essere somministrato a partire dai 3-4 anni di età nella misura di una dose 1 volta alla settimana; dai 12 anni si può passare ad una dose 2 volte la settimana e dai 15 anni in poi ad una dose 3 volte la settimana, sempre la mattina 10 minuti prima di colazione.
25) Quanto costa utilizzare la metodica con ascorbato di potassio?
Il costo completo mensile medio, tenendo conto della terapia farmacologica di supporto con flebo (la più dispendiosa), non supera attualmente le £ 150.000. In prevenzione, il costo si aggira sulle £ 10.000 al mese (100 dosi bastano per 6 mesi utilizzandole a giorni alterni).
26) Che cosa deve fare chi vuole iniziare ad assumere ascorbato di potassio contro una patologia degenerativa?
Il nostro consiglio è quello di contattare la Fondazione in modo da fissare un appuntamento per una consulenza medica. Le informazioni sono disponibili nella sezione riguardante la Fondazione.
Fondazione Internazionale Pantellini http://www.pantellini.org
Fonte: Disinformazione.it