Più della metà delle ricerche scientifiche pubblicate sono inaffidabili o false.

Da un po’ di anni ho visto crescere a dismisura la pubblicazione di “Ricerche Scientifiche” tra le più disparate in ogni campo, la cosa continua a lasciami sorpreso e dubbioso non foss’altro perché da decenni per essere aggiornati sulle ricerche scientifiche di settore si pagano abbonamenti a riviste mediche specializzate o si trovano “rare” ricerche pubblicate gratuitamente ma su siti professionali dove si accede con determinate credenziali, “alle volte” anche sul famoso motore di ricerca PubMed; la perplessità sulla quantità abnorme di “Ricerche Scientifiche”, anche abbastanza inutili, che circolano ad esempio sui social, mi ha portato ad approfondire questo personale dubbio ed in effetti ho trovato una interessante testimonianza lasciata dal dottor Richard Horton, attuale caporedattore della rivista Lancet, una delle riviste mediche più rispettate al mondo e dalla dottoressa Marcia Angell, medico e da molto tempo direttore del New England Medical Journal (NEMJ), un’altra delle più prestigiose riviste mediche del mondo, i quali affermano che molte delle Ricerche Scientifiche pubblicate sono “INAFFIDABILI e FALSE”; vi lascio di seguito l’articolo che contiene l’intervista completa al Dott. Horton e alla Dott.ssa Angell, leggendolo vi porterà a considerare che occorre stare molto attenti a fidarsi di Ricerche Scientifiche che magari qualche azienda tiene a far circolare sui social per un’evidente ritorno commerciale sul prodotto “miracoloso” che si evidenzia; il mio consiglio è quello di affidarvi e confrontarvi sempre con esperti del settore per comprendere se quelle ricerche che leggete (soprattutto sui SOCIAL!) hanno “sana credibilità” o no!
Ad ogni buon conto, rimango sempre più convinto che il campo della Scienza, quella che misura, quantifica, classifica e analizza, ha dei limiti, riconosciuti tra l’altro dalla Scienza Moderna, e dallo stesso Werner Heisenberg, Nobel per la Fisica nel 1932, che dice “ogni parola o concetto, per chiari che possano sembrare hanno soltanto un campo limitato di applicabilità”.
Dott. Rino Mastromauro
L’editore capo della rivista medica più prestigiosa: “metà della letteratura medica è falsa”!
In questi ultimi anni molti professionisti si sono fatti avanti per condividere una verità che, per molte persone, si rivela difficile da ingoiare. Una di queste autorità è il dottor Richard Horton, attuale caporedattore del Lancet – una delle riviste mediche (peer-reviewed) più rispettate al mondo. Il Dr Horton ha recentemente dichiarato che moltissime delle ricerche pubblicate sono, nella migliore delle ipotesi, inaffidabili, se non completamente false.
“Il caso contro la scienza è molto semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, potrebbe essere semplicemente falsa. Le problematiche sono molteplici: studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un’ossessione per il perseguimento di tendenze (mode) di dubbia importanza. La scienza ha preso una piega verso il buio.” Ciò è inquietante, tenuto conto del fatto che tutti questi studi (sponsorizzati dall’industria farmaceutica) sono usati per sviluppare farmaci/vaccini che in teoria dovrebbero aiutare le persone, per addestrare il personale medico, per educare gli studenti di medicina, ecc.
È comune per molti rifiutare un sacco di ottimo lavoro di esperti e ricercatori presso varie istituzioni in tutto il mondo, perchè non è “peer-reviewed”, e non viene pubblicato in una rivista medica “credibile”. Ma come possiamo vedere, “peer-reviewed” in realtà non significa più gran che. Le riviste mediche “Credibili” stanno sempre più perdendo credibilità agli occhi degli esperti, e perfino dei collaboratori delle riviste stesse, come il Dr Horton, che è arrivato, in un certo senso, a “chiamarsi fuori”, affermando che i redattori delle riviste aiutano ed incoraggiano i peggiori comportamenti, che la quantità di ricerca spazzatura è allarmante, che dati sono scolpiti ad hoc per montare teorie di comodo. Egli continua, osservando che importanti conferme vengono spesso rifiutate e che si fa molto poco per correggere le cattive pratiche. Quel che è peggio, è che molto di ciò che accade potrebbe anche essere considerato reato.
La dottoressa Marcia Angell, medico e da molto tempo direttore del New England Medical Journal (NEMJ), un’altra delle più prestigiose riviste mediche del mondo, dice molto chiaramente:
“Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici “fidati” o linee guida mediche autorevoli. Questa conclusione, a cui sono giunta lentamente e con riluttanza in due decenni come redattore del New England Journal of Medicine, non mi da alcun piacere.” Una dichiarazione veramente notevole, che viene da una persona che in pratica fa lo stesso lavoro del Dr Horton.
Ci sono molte prove a sostegno di tali affermazioni. Ad esmpio i documenti ottenuti da Lucija Tomljenovic, PhD, del gruppo di ricerca dinamica neurale nel dipartimento di oftalmologia e scienze della vista presso la University of British Columbia, che rivelano come le autorità sanitarie, aziende farmaceutiche e produttori di vaccini conoscessero molti dei pericoli associatia vaccini, ma abbiano scelto di nasconderli al pubblico. Questa è frode scientifica, e la loro complicità suggerisce che questo modo di fare sia una norma che continua tutt’oggi.
Questo è solo uno di molti esempi, che allude ad una delle problematiche che mette in risalto il Dr Horton: l’omissione di dati.
fonte: disinformazione.it